Fotostoria Juventus-Palermo

di Irene Bontà
foto di Valentina Gaglio
Era da Juventus VS Sassuolo, dalla perla di Paulino, che non mettevamo piede allo Stadium. A causa di impegni lavorativi era saltata la gita per la partita interna con l’Empoli ed eravamo già in evidente crisi d’astinenza da casa.
Controllato il meteo il giorno precedente, partiamo con felpe e giacconi pesanti in vista di una domenica di pioggia, freddo e grandine.
Ovviamente arriviamo a Torino dove ci accoglie una bellissima giornata di sole e 21 gradi. Dopo i consueti insulti a Giuliacci e a tutta la categoria, a maniche corte ci avviamo al tornello del nostro settore e dopo i controlli entriamo in Casa!
Perdo già la voce dopo l’inno della Juve, come ogni maledetta domenica. E’ tutto pronto, si schierano le squadre, i ragazzi sono concentratissimi. Il Palermo non è in una buona posizione di classifica, ma dopo l’ennesimo cambio di allenatore è una squadra imprevedibile, una possibile scheggia impazzita. Ci vuole massima attenzione.
Gigi urla e sbraita, non vuole cali di concentrazione dal soldato Bonny.
Si parte e dopo alcune fasi di studio la differenza di valori diventa immediatamente evidente. Il polpo, strattonato da un giocatore rosanero, riesce comunque a pennellare un assist al bacio per Khedira, che con un altrettanto bello stop di petto e pennellata in porta batte Sorrentino.
Come il polpo sia riuscito a piazzare quella palla in mezzo ai due difensori dalla trequarti di sinistra rimane ancora uno dei misteri insoluti e verrà trattato nella prossima puntata di Voyager, insieme ai cerchi nel grano e all’Area 51.
Tutto sembra andare per il meglio anche in questa domenica, polpo inventa, Sami rifinisce, Marchisio pressa e…………………. fulmine a ciel sereno! Il principino si infortuna proprio sotto al nostro settore. Piange e si dispera. Tutti i compagni accorrono per consolarlo. Si intuisce subito che è successo qualcosa di brutto, Gigi impreca, Bonucci cerca di spiegargli il movimento innaturale del ginocchio.
Cade il gelo sullo Stadium, il principino esce tra gli applausi in barella, cominciano le ricerche su qualsiasi social possibile e immaginabile, in cerca di notizie che rassicurino tutti che Claudio sta bene.
Purtroppo non arrivano notizie confortanti, anche la squadra ne risente. Ci siamo come imbambolati, dalla tribuna si vedono Agnelli e Pavel che scendono giù negli spogliatoi. Lo stesso farà il Chiello, senza più tornare al suo posto. Un bruttissimo momento… 40000 persone pietrificate.
Gigi cerca di scuotere la squadra. Nel secondo tempo bisognerà reagire e chiudere la pratica, anche per Claudio.
Si rientra, forza ragazzi! Barzaglione telefona alla Lega per sapere se il prossimo anno riescono a mandargli contro qualche attaccante più forte, perché quest’anno si è davvero annoiato.
Il polpino prega per l’anima di Auriemma, che non gli venga un accidente e che il Signore lo preservi ancora integro nonostante i colpi al cuore che subisce ogni volta che vince la Juve.
Mario mascherato e Paulo scaldano i motori. Tutti pronti che si riparte in quarta.
E infatti, passato il trauma Marchisio, dopo che la traversa, nel primo tempo, gli aveva negato il gol, riecco il fenomeno Paul! Da calcio d’angolo, sbuca improvvisamente e va a segno! Tripudio bianconero!
Paul e Juan si intrattengono nella loro consueta danza tribale, ma c’è una sola persona che non gioisce. Il mister è imbufalito! Non riusciamo a capire con chi e perché, ma nessuno riesce a trattenerlo. Che ridere!
La reazione del mister spaventa un po’ tutti, soprattutto il giovane Cuadrado, che dopo la sfuriata non sarà più lo stesso. Con i capelli ritti per la paura, si invola verso la porta di Sorrentino, fa uno scavetto per saltare un avversario, finta di corpo, ne manda a bere un secondo e fa partire un missile imprendibile. Tre a zero, pratica chiusa, che parta la dab dance!
Ci scappa anche un cuoricino di Juan. Ricordati caro, tutto questo non sarà più tuo se te ne vai. Pensaci bene e rimani con noi! Che ti si vole bene!
Tutti felici, tutti contenti. Possiamo rilassarci. Tutti tranne il solito livornese, che non si accontenta, vuole strapazzare il Palermo senza pietà.
Con facce e gesti degni di Mr. Bean, si rivolge alla squadra dicendo: “Ora metto il Pado! Vedete di un fammi arrabbià! Huttana maiala!”
Si sa quando entra un campione, c’è qualcosa di magico nell’aria. E mentre riecheggia in tutto lo stadio il coro tributo “Che ce frega di Ronaldo, noi c’abbiamo Padoin!” avviene il miracolo! L’epifania del Pado! Che la mette alle spalle di Sorrentino, dopo un bel passaggio di Alvaruccio.
Il polpo e Morata si stringono intorno al bomber come in una sorta di biscottone Ringo e soffocando il povero Pado, che riuscirà a riemergere dall’ammucchiata dopo qualche minuto, cianotico in volto, ma sorridente.
Tutti vogliono abbracciare il Pado, come una specie di talismano, una reliquia, un portafortuna da stringere. Il Pado ringrazia levitando sul prato, festeggiando il suo vicinissimo quinto scudetto. Te lo meriti Simo!
C’è ancora tempo per la consueta ammonizione di Morata, che ogni domenica si intercambia con il suo amico Lucignolo Zaza sul quaderno dei cattivi. Barzaglione lo rimprovera a voce, promettendogli di sculacciarlo a dovere negli spogliatoi.
Triplice fischio, i ragazzi festeggiano sotto le curve. Rimane l’amaro in bocca per Claudio, le notizie che arrivano sono quasi ufficiali, si tratta del maledetto crociato. Servirà fame e voglia di chiudere la pratica scudetto al più presto, anche per lui.
I ragazzi escono di scena, Paulino indica loro la strada: “Guardate ragazzi, lo vedete? Laggiù! Il Napoli a -9…”
PS. Trovate una gallery più completa qui http://valentinagaglio.altervista.org/albums/