Danilo, il giusto mix di equilibrio e qualità

Quando, la scorsa estate, è arrivato nello scambio che aveva portato Cancelo al Manchester City, da molti Danilo era stato accolto con scetticismo, sia in merito alla sua condizione fisica che al suo modo più classico di interpretare il ruolo di terzino.
Invece l’ex terzino del Real Madrid, club con il quale ha vinto le Champions 15/16 e 16/17, ha fin da subito mostrato di non essere uno scarto ma un giocatore di ottimo valore, che sicuramente accende meno la fantasia rispetto a Cancelo ma che, a differenza del portoghese, è in grado di fornire, quando chiamato in causa, una costanza di prestazioni di buonissimo livello.
Nella gara giocata contro il Milan Danilo ha fornito, fino al momento del cambio, una buonissima prestazione che lo ha visto abbinare la solita qualità nella fase di palleggio e la sempre attenta fase di non possesso ad una buona presenza offensiva, atteggiamento che sicuramente ha aiutato la squadra, soprattutto nei primi trenta minuti, ad occupare costantemente la trequarti milanista.
Nelle seguenti immagini (qui sotto si può vedere Danilo sia in propensione offensiva, come il suo cross per il tiro di Matuidi respinto da Donnarumma) e la sua attenzione difensiva che ha portato anche all’espulsione di Rebic.




Durante la stagione il ruolo di terzino è stato opzionato da Cuadrado, che ha mostrato di saper interpretare in chiave moderna il ruolo di terzino, fondamentale come non mai nella fase di costruzione, ma Danilo è elemento che in una rosa è importante avere, perché permette di poter reinterpretare il ruolo, rendendolo più attento alla fase di non possesso, ma senza perdere in qualità.
La sua prestanza fisica e la sua ottima lettura dei tempi di gioco infatti gli consentono di essere molto efficace nei contrasti e nei recuperi (il gol segnato vs il Napoli è un esempio perfetto di quanto appena detto).
Arrivato con molti dubbi, Danilo sta facendo ricredere in molti dimostrando, sul campo, di essere un elemento importante e profilo che permette alla Juve di avere, per la corsia di destra, una delle coppie di terzini più equilibrate in circolazione.